Intervista a Manuela Bassetti e Edoardo Gagliardi, fondatori della rivista culturale online La Nuova Decade.

È nata la Nuova Decade. Suggestioni di letteratura, psicoanalisi e letteratura, il periodico online che propone un nuovo modo di fare informazione multidisciplinare attraverso una divulgazione, aperta e gratuita, della cultura.

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In un momento storico in cui il chiacchiericcio virtuale stordisce, isola e devia dal pensiero inteso come indagine e scoperta, del mondo circostante e di se stessi, arriva una nuova voce che ammonisce con lo scopo di riportare il sapere al suo originario percorso di sapienza. Stiamo parlando de La Nuova Decade, la rivista bimestrale on-line che mette a confronto fra loro diverse discipline del sapere: filosofia, psicoanalisi e letteratura. Da una idea del medico e psicoanalista Manuela Bassetti e del filosofo e giornalista Edoardo Gagliardi, il periodico bimestrale è uscito a fine novembre 2021 con un numero dedicato al tema dell’Ombra e al cinema in bianco e nero. Mi libro in volo ha deciso di intervistare i due ideatori in vista dell’uscita del nuovo numero, prevista per il 15 gennaio 2022.

Intervista agli autori de La Nuova Decade

Non si raggiunge l’illuminazione immaginando figure di luce, ma portando alla coscienza l’oscurità interiore.

(Carl Jung)

Con questa citazione del noto psichiatra svizzero, si apre il primo numero de La Nuova Decade, dedicata ad approfondimenti psicoanalitici e filosofici all’interno di opere letterarie e cinematografiche, e che si compone di cento pagine, in cui gli articoli sono corredati da immagini particolarmente evocative. Innanzitutto ringraziamo Manuela Bassetti e Edoardo Gagliardi per essersi resi disponibili a rispondere alle domande del blog.

Con i dovuti ringraziamenti per la disponibilità ricevuta, apriamo l’intervista chiedendo subito loro …

Come nasce il progetto de La Nuova Decade?

«Il progetto de La Nuova Decade nasce nell’estate 2021, in un periodo storico che sappiamo essere molto complesso dal punto di vista sociale e psicologico. Il nostro desiderio, sin dall’inizio, è stato quello di creare una realtà culturale in cui rilanciare tematiche per noi importanti, che potessero contribuire alla salvaguardia e al rinnovamento della dimensione più profonda, essenziale diremmo, dell’essere umano.
In particolare, aspetti per noi fondamentali, che ci auguriamo di trasmettere ai lettori attraverso la nostra rivista, sono la consapevolezza di sé e della realtà che ci circonda; la concezione dell’arte e della cultura non soltanto come esperienze estetiche e d’intrattenimento ma anche come forme d’introspezione e di crescita interiore; la possibilità di creare ponti tra le diverse discipline umanistiche al fine di realizzare una vera e propria rete culturale, in cui le persone possano immergersi per approfondire la propria visione del mondo, entrare in contatto con il proprio universo psichico ed emozionale, nonché stimolare la propria curiosità intellettuale, per noi sinonimo di energia vitale e di crescita personale. In una fase storica in cui i temi della morte, della sofferenza e del lutto hanno contraddistinto duramente la nostra società, noi abbiamo scelto di scommettere su un progetto che fosse insieme un omaggio e un inno alla Vita, alla Bellezza, alla speranza della Rinascita.»

Intervista agli autori de La Nuova DecadeChe significato ha per voi il titolo La Nuova Decade e in cosa si distingue dalle altre riviste online?

«Con il titolo La Nuova Decade intendiamo porre l’accento sulla decade che stiamo vivendo (2020-2030) e sul nuovo secolo appena iniziato. In particolare, è nostro desiderio mettere in evidenza gli aspetti peculiari di questo decennio così da contribuire a caratterizzarlo, esattamente come è avvenuto per le decadi precedenti, tanto che ancora oggi si fa riferimento agli anni Sessanta, Settanta, Ottanta e così via come veri e propri nuclei storici, culturali e sociali, ciascuno caratterizzato da elementi specifici e in un certo senso irriproducibili. Allo stesso tempo, occupandoci soprattutto di letteratura, psicoanalisi e filosofia, ci piace l’idea di realizzare un ponte tra passato, presente e futuro, attingendo a queste discipline, nate nei secoli precedenti, e rilanciandole nel nuovo Millennio, così da poterle utilizzare come lenti privilegiate sia per osservare la realtà attuale, sia per provare a immaginare la realtà futura.
Per quanto riguarda la nostra rivista, ciò che la contraddistingue maggiormente è il fatto di essere una rivista nel senso più classico del termine. Pur sfruttando una piattaforma online al fine della diffusione dei contenuti, La Nuova Decade si rifà alle grandi riviste che hanno fatto la storia del Novecento. Essa, infatti, è sfogliabile come una rivista cartacea e contiene articoli lunghi e approfonditi, ciascuno frutto sia del nostro background professionale, sia di continuo studio e aggiornamento. Per concludere, potremmo riassumere che La Nuova Decade è un prodotto online soltanto per quanto riguarda il sopporto informatico che ne consente la distribuzione, ma per tutto il resto, dallo stile di scrittura, all’impaginazione, alle scelte grafiche, si configura come una rivista tradizionale, in quanto il nostro desiderio era proprio quello di rilanciare questa forma editoriale e di lettura.»

Come sono suddivisi, invece, i vostri ruoli all’interno della redazione degli articoli, e come è strutturata la rivista?

«Un altro aspetto peculiare della nostra rivista è che la redazione è composta soltanto da due persone, le quali rappresentano le due anime del progetto. Benché ci relazioniamo con personalità terze, come gli ospiti delle nostre interviste o gli artisti che ci donano le loro illustrazioni, Manuela ed Edoardo restano, per scelta, gli unici autori degli articoli de La Nuova Decade, la quale diventa così lo specchio del nostro sguardo sul mondo e della nostra personale sensibilità. Per quanto concerne i nostri ruoli, Manuela è il Direttore Editoriale della rivista e, in quanto medico psicoterapeuta, si occupa soprattutto delle tematiche inerenti la letteratura e la psicoanalisi, mentre Edoardo, filosofo e giornalista, è il Direttore Responsabile della rivista e si dedica principalmente agli argomenti di natura filosofica.
Come si evince dalla suddivisione dei nostri ruoli, La Nuova Decade comprende due grandi aree, quella dedicata all’analisi di opere narrative, sia classiche che contemporanee, per investigare in chiave psicoanalitica ciò che contraddistingue l’essere umano (la sua interiorità, le sue relazioni interpersonali, il rapporto da conscio e inconscio), e quella dedicata alla filosofia, che attraverso articoli di saggistica e dialoghi filosofici a due voci, cerca di fare luce sulle tante sfaccettature che definiscono l’essenza dell’uomo, nonché la realtà in cui siamo immersi. Accanto a questa struttura di base, ci piace inserire nei vari numeri anche contenuti diversi, in grado di stimolare la nostra curiosità e quella dei lettori, per cui si possono trovare interviste a personaggi del mondo dell’arte, brevi excursus storici o cinematografici e altre novità che per il momento non sveliamo per non perdere l’effetto sorpresa.
Sebbene i nostri due ruoli possano sembrare distinti, in realtà lavoriamo insieme in modo creativo e collaborativo. Entrambi partecipiamo alla realizzazione della linea editoriale, entrambi portiamo idee e proposte per i numeri da realizzare, pertanto il nostro è un rapporto ideativo assolutamente alla pari e di continuo scambio. Infine, riteniamo interessante il fatto di rappresentare all’interno della rivista sia una voce femminile che una voce maschile, le quali, lungi dal voler apparire contrapposte, desiderano dialogare insieme, senza che nessuna delle due prevalga sull’altra, a testimonianza che maschile e femminile sono due dimensioni entrambe preziose, specialmente quando entrambe portano il proprio contributo, anche sul piano culturale, in modo dialogico e armonioso.»

Intervista agli autori de La Nuova DecadeAvete scelto di dare particolare risalto all’uso delle immagini, suggestive e d’autore, che per voi non hanno soltanto una funzione grafica. Potete approfondire questa decisione?

«Come redazione crediamo molto nell’interconnessione sia tra le diverse forme d’arte, sia tra le diverse forme di espressione. Per questo motivo, accanto al linguaggio delle parole, abbiamo deciso di dare ampio risalto al linguaggio delle immagini. Per noi la scelta delle illustrazioni non avviene soltanto su una base estetica, ma anche comunicativa, in quando cerchiamo immagini che possano amplificare il potere evocativo delle parole e mettere in evidenza le tematiche più significative presenti negli articoli.
La ricerca delle immagini è un lavoro lungo e laborioso: esse devono creare armonia grafica, essere in equilibrio tra loro e con i contenuti della rivista e allo stesso tempo possedere quel potere suggestivo, a tratti onirico o surreale, che permetta al lettore di addentrarsi anche nel proprio mondo psichico.
Per scelta, inoltre, abbiamo voluto inserire non illustrazioni qualsiasi, ma opere d’arte e d’autore, che possano impreziosire la rivista e renderla, da un certo punto di vista, un prodotto anche da collezione.»

Vi avvalete di una piattaforma, issuu.com, dove è possibile scaricare gratuitamente la rivista, per consentire una divulgazione più ampia e immediata. Come conciliate l’aspetto divulgativo con quello dell’approfondimento?

«Per noi l’aspetto divulgativo e quello dell’approfondimento sono strettamente intrecciati. Da un lato ci piace l’idea di divulgare i temi che ci appassionano e che ci interessano, temi che siamo noi stessi ad approfondire prima ancora di trasformarli in articoli per la rivista. Allo stesso tempo, come ama dire Edoardo, siamo stati coraggiosi, nel senso che abbiamo voluto scommettere sull’esistenza, ancora oggi, di un pubblico di lettori capace di approcciarsi a un modello di fruizione di contenuti che non è quello tipico del web (spesso caratterizzato da contenuti brevi e “virali”) bensì a quello più tradizionale, caratterizzato da contenuti di più ampio respiro, che richiedono tempo e concentrazione per essere letti e assaporati.
Se dunque una piattaforma online, come quella che usiamo noi per diffondere la rivista, resta una scelta privilegiata per una realtà appena nata e gratuita come la nostra, nondimeno la volontà d’inserire tra le nostre pagine articoli ben approfonditi rispecchia anche quello che noi crediamo essere un bisogno delle persone: tornare in contatto con un tempo più lento, più “interiore”, che faccia da contrappeso al tempo della modernità, dove tutto scorre talmente veloce da non permettere più un vero contatto con il proprio mondo interiore e con proprie capacità riflessive.» 

Intervista agli autori de La Nuova DecadeLa vostra è una fusione delle arti (filosofia, psicoanalisi e letteratura) che riconducono tutte a un’esplorazione di se stessi, proprio come accade in tutte le storie che leggiamo, in cui l’eroe si mette in cammino per tornare, prima o poi, a casa. Gli articoli proposti sono infatti veri e propri focus su tematiche esistenziali, pertanto esaustivi e approfonditi. Proponete, insomma, una lettura introspettiva che prevede un tipo diverso di fruizione dell’informazione da quello a cui siamo abituati ormai da alcuni anni. Ci spiegate, ricorrendo ad alcuni riferimenti del primo numero della rivista, in cosa consistono i vostri articoli?

«Il primo numero della rivista si è molto concentrato su tematiche riguardanti il Sé e il rapporto tra luce ed ombra all’interno della psiche umana (rapporto luce-ombra che è stato ripreso anche in un ampio articolo riguardante le connessioni tra cinema horror in bianco e nero e inconscio dello spettatore). Dal punto di vista letterario (attraverso la disamina di romanzi come Delitto e Castigo, Il ballo o L’età incerta) abbiamo scandagliato tematiche psicologiche complesse, tra cui la triade colpa-perdono-redenzione e il rapporto tra adolescenza ed età adulta. D’altro canto, nei numeri successivi, è nostra intenzione ampliare il panorama investigativo, portando sotto la nostra personale lente d’ingrandimento nuovi argomenti e nuovi nuclei tematici, tra cui la filosofia orientale e il legame sia tra l’Io e l’altro, sia tra l’Io e la società.
Per quanto riguarda il modo di lavorare di Edoardo, egli parte da un’idea filosofica, idea che lo porta ad approfondire quel particolare tema, così da offrire ai lettori un articolo che sia il più completo e il più comprensibile possibile. A seconda degli argomenti, naturalmente, alcuni focus saranno più ampi, come nel caso del concetto di Ombra in chiave filosofica, altri saranno più ristretti e mirati, come nel caso del concetto di non-azione secondo il Taoismo. Per quanto riguarda l’approccio di Manuela invece, ella parte da una storia che per qualche ragione l’ha affascinata o colpita, e al cui interno risiedono aspetti per lei interessanti sul piano psicoanalitico. A quel punto, addentrandosi nello studio dei personaggi, delle ambientazioni e dei dialoghi, cerca di mettere nero su bianco una serie di riflessioni che possano stimolare nel lettore una maggiore presa di consapevolezza del proprio universo psichico e dei molteplici modi con cui gli esseri umani si relazionano con se stessi, con gli altri e con la realtà che li circonda.»

Intervista agli autori de La Nuova DecadeLa Nuova Decade è rivolta a un ampio pubblico, senza distinzioni di credo in particolare, in un’ottica maieutica, socratica, della conoscenza. Siamo curiosi di sapere, a questo punto, come vi piacerebbe fosse risucchiato il lettore nei vostri articoli e come ne dovrebbe uscire, a fine lettura?

«Trattandosi di una rivista, il primo aspetto che ci auguriamo di trasmettere è la piacevolezza della lettura. Siamo lieti, infatti, all’idea di fare compagnia ai lettori attraverso i nostri articoli e, perché no, anche attraverso il fascino, a tratti gotico e un po’ inquietante, delle illustrazioni d’autore. Oltre a ciò, è nostro desiderio che ciascun lettore venga stimolato a riflettere sui contenuti della rivista. Il nostro scopo non è quello di fornire verità pre-confezionate o chiavi di lettura assolute della realtà. Al contrario, speriamo di contribuire a sviluppare nuovi interrogativi, nuove prospettive, nuovi spunti di riflessione, sicché ciascun lettore possa incrementare la propria crescita personale e interpersonale. Come ponte ideale tra passato, presente e futuro, per noi La Nuova Decade vuole essere un laboratorio culturale, attraverso cui rilanciare un dibattito intellettuale e artistico, senza pregiudizi e senza distinzioni di natura politica, religiosa o sociosanitaria. Allo stesso tempo, ci fa molto piacere quando i lettori stessi, incuriositi dalle tematiche presentate nei nostri articoli, si sentono invogliati ad approfondire ulteriormente gli argomenti, attraverso una ricerca personale che va oltre quanto proposto nelle nostre pagine. Questo andare “oltre” rappresenta per noi la costruzione di quella rete culturale che ci auspichiamo possa portare alla nascita di ponti ideali non soltanto tra i saperi, ma anche tra le menti delle persone.»

Intervista agli autori de La Nuova DecadePotete anticiparci quale sarà il focus del prossimo numero de La Nuova Decade e qualche altra curiosità?

«I nuclei tematici principali su cui verterà il secondo numero della rivista sono essenzialmente tre.
In ambito letterario e psicoanalitico, ci concentreremo soprattutto sul concetto di follia. Partendo da romanzi classici, come il Doctor Faustus di Thomas Mann, e da romanzi moderni dai contorni allucinati alla Philip Dick, cercheremo di esaminare il sottile confine tra realtà e incubo, sanità e pazzia, nel singolo come nella società. In ambito filosofico, invece, ci concentreremo da un lato sulla filosofia orientale taoista, prendendo in esame (l’apparentemente) paradossale concetto dell’agire non-agendo, dall’altro lato ci addentreremo in un dialogo filosofico a due voci in cui proveremo a rispondere alla domanda se siamo davvero entrati nel ventunesimo secolo o se per molti aspetti siamo ancora immersi nel ventesimo secolo. Analizzando le relazioni tra Tempo e Società, cercheremo anche di mettere in risalto alcune delle caratteristiche di questo nuovo millennio, senza perdere di vista ciò che lo unisce e ciò che lo distingue dalle epoche passate, in particolare dal Novecento da cui tutti noi proveniamo.
Come redazione non ci resta dunque che ringraziare Mi libro in volo per quest’interessante intervista e invitare le persone che lo vorranno a sfogliare La Nuova Decade. Amiamo anche ricevere i feedback e i commenti dei lettori, quindi non esitate a scriverci sui nostri canali ufficiali!»

 

Edoardo Gagliardi (Ph.D.), filosofo e giornalista. Ha studiato filosofia all’estero e si occupa principalmente di metapolitica, filosofia della storia, filosofie orientali, metaetica ed estetica. Resta tuttavia interessato anche ad altri ambiti filosofici. Ha ideato il canale Youtube “Metapolitics”. Parallelamente svolge attività di giornalista e conduttore televisivo.

Manuela Bassetti, medico e psicoterapeuta. Dopo la laurea in medicina e chirurgia, presso l’Università Vita Salute San Raffaele di Milano, si è specializzata in psicoterapia a indirizzo psicoanalitico. Ha lavorato come libera professionista nel campo della psicotraumatologia, dei disturbi d’ansia e dei disturbi del comportamento alimentare. Nel tempo libero si dedica alla scrittura di romanzi per ragazzi.

Le immagini inserite nell'articolo sono tratte dal primo numero de La Nuova Decade