“Il simbolo del pianoforte è l’elemento più significativo di questo percorso condotto su tasti neri e bianchi, con tonalità diverse e suoni che restano nell’intimità di una stanza e talvolta si librano oltre ogni spazio ristretto, facendo intuire nuovi ambiti di vita.”
Scheda del libro
Titolo: Pianoforte. Frammenti di una psicoterapia
Autrice: Agnese Pianarosa
Genere: saggio
Collana: Psiconauti
Pagine: 152
Prezzo: € 18,00
Curare ed essere curati può diventare un paradigma psicoanalitico all’interno del percorso di individuazione, laddove l’idea stessa di cura implica un ri-trovarsi, così come afferma James Hillman ne “Le storie che curano”, ovvero con l’analisi più che conoscere se stessi si cerca se stessi là “dove gli dei e gli uomini si incontrano”
Cosa succede a uno psicoanalista che ascolta, analizza (o ci prova a farlo) e cerca di ricomporre i pezzi della storia dei suoi pazienti, utilizzando come principale terreno di ricerca quello onirico?
Nel suo saggio psicologico pubblicato dalla casa editrice Golem dal titolo Pianoforte. Frammenti di una psicoterapia la Dottoressa Agnese Pianarosa conduce i lettori in un viaggio suggestivo e alchemico, quale si rivela, per paziente e psicoanalista, il percorso di individuazione.
La stessa autrice, psicologa, psicoterapeuta di formazione junghiana, psicodrammatista, dichiara: “Penso che il mio saggio sia ideale per chi ha effettuato un percorso analitico e ne riconosce gli aspetti di ricerca, ma anche per chi è interessato più genericamente ai temi analitici e voglia leggere il percorso di un giovane uomo visto attraverso i suoi sogni.”
Ed è proprio da un elevato numero di sogni che parte la sua idea, per la precisione da “più di duemila, portato dal paziente nelle sedute, tale da richiedere approfondimenti”, proprio perché:
“Non capita spesso di avere a disposizione un numero di sogni così ampio che urge di essere rivelato, portato alla luce, e in questa urgenza appare la necessità dell’esposizione e il senso di questo lavoro: dare particolare valore a una storia di vita che si presenta inizialmente in modo ermetico e poi si snoda con il linguaggio del sogno mostrando frammenti consistenti della realtà.”