L’amore altrove di Cynthia Collu

0
1473

Segnalato fra i 54 titoli all’edizione Premio Strega 2020, “L’amore altrove” della scrittrice Cynthia Collu, edito da DeA Planeta Libri, è un romanzo claustrofobico sull’amore rubato e sulla difficile conquista per ritrovarlo.

 

L’AMORE ALTROVE

Cynthia Collu

Romanzo

DeA Planeta Libri

pagg. 320

Euro 16,00 ISBN 8851174210

 

«È facile essere buoni quando si è felici. Quando si soffre, non lo è per niente.»

Ci si può salvare da una vita senza amore?

L’amore compreso

l’amore perdonato

l’amore negato

l’amore donato

l’amore cercato

l’amore respinto

l’amore violento

l’amore malato

l’amore cercato …

nei posti sbagliati,

l’amore incontrato e …

subito rubato …

Ma l’amore dov’è?

L’amore si distrae e vola altrove e allora ci smarriamo, allora non sappiamo più cosa cerchiamo, mentre una voragine si dilata nel petto e la notte ingoia l’anima. E allora impariamo a camminare nel buio, finendo per scambiarlo per la luce.  Combattere contro l’orco è la battaglia che ci spinge a non allentare la presa e l’orco è proprio l’appiglio al quale ci ancoriamo per percepire il cuore battere ancora, e nell’odio sentiamo di essere vivi. Ma in fondo poi, l’odio cos’è se non amore adombrato? É amore che ci spetta di diritto e che abbiamo inseguito inciampando, ogni volta, riaprendo ferite mai chiuse.

«Mi chiedo se dovevo raccontare a mamma di papà. Ma ho sempre temuto che non capisse, oppure mi rispondesse con uno dei suoi discorsi strampalati. Non avrei sopportato di vederla ridere o battere le mani. E se anche avesse capito, che avrebbe potuto fare? Sono io che devo proteggerla. Lei è grande e grossa, ma incapace di difendersi.»

In questo clima di sentimenti confusi e confusionari, maldestramente si muovono i personaggi de L’amore altrove dell’autrice milanese Cynthia ColluDeA Planeta Libri – 2019. Una madre, Amanda, dalla presenza fisica ingombrante, il portamento goffo, l’odore di candeggina sulla pelle e lo spirito assente, perduta nelle sue fantasticherie alla ricerca delle ali di angelo, sparisce di frequente di casa. Una figlia adolescente, Licia, impara a bastare a se stessa, sentendosi grande e forte nel difendere dal male che si annida nel luogo a lei più caro la sorella minore, Giada, mentre soffocando la rabbia butta via il suo corpo tra le braccia di uomini sbagliati. Un padre manesco, Luca, che sfida l’umiliazione in pieno giorno alla ricerca della madre scomparsa, scurrile e sempre sbronzo, che scambia la perversione per amore. É una famiglia azzoppata che tenta invano di tenersi in equilibrio nel quartiere popolare milanese Quarto Oggiaro, dove dilagano delinquenza e squallore. Una famiglia che all’esterno, agli sguardi distratti della gente, sembra una delle tante, rinchiusa nel suo bozzolo.

«Sino a due anni fa andavo a messa. Poi un giorno un prete mi ha detto che ero una puttana perché stavo sempre in mezzo ai maschi, e da quella volta in chiesa non ci ho messo più piede. (…) Adesso anche per me la domenica è un giorno come un altro, così quando sento le campane mi rigiro nel letto, imbronciata, e spero solo che papà abbia deciso di ristabilire il necessario tasso alcolico, e sia già uscito di casa.»

Ma nessuno immagina cosa si nasconde dietro le finestre, dove si vive in apnea, a digiuno da amore e comprensione. Tutto questo smarrimento affonda le radici in un torbido passato che non ha concesso via di scampo di padre in figlio, di madre in figlia. Nella brulla e isolata Sardegna fra gli anni ’70  e ’80 le lacrime si mescolano al mare impetuoso che porta via l’amore, un cane malaticcio regala momenti di autentico affetto a un bambino punito troppo presto dalla vita, aborti illegali lasciano un solco profondo nelle viscere di un’anima sbiadita, un vedovo si tiene in vita grazie all’amore per sua figlia, che non abbandona, sapendo che se lo facesse anche lui verrebbe tradito dall’amore e, in una Milano assente e distratta degli anni ‘90, adolescenti dai corpi brutalmente violati tentano di reinventarsi un nuovo inizio. Tutte queste anime prigioniere dovranno lottare duramente prima di riuscire a spezzare le pesanti catene che le tengono legate alle loro prigioni interiori.

“Una bambina sbagliata” Mondadori – 2009 – Premio Berto per l’opera prima.

«Una volta l’ho recuperata davanti alla chiesa di Santa Agnese, poco lontana da casa. Mamma era intenta a fissare il grande affresco della facciata. Aveva gli occhi pieni di lacrime. Che c’è, ma’, che guardi? Mi ha indicato gli affreschi. L’hanno esposta nuda davanti a tutti, poverina. Ma chi? La santa! Ha rabbrividito e si è stretta il golfino al seno, poi si è guardata le mani enormi. Deve essere stato terribile, sentirsi gli occhi di tutti addosso e non potersi coprire. Ho guardato anch’io ma non capivo a cosa si riferisse. L’ho presa per mano e lei mi ha seguito con un sorriso da demente.»

Osservando con sguardo lucido le vicende dall’esterno, l’autrice lascia che siano i personaggi a parlare delle loro singole storie. L’amore altrove è difatti un romanzo a tratti corale, che fa convergere i fili della trama verso una unica direzione: la mancanza d’amore, e quando non si è amati, è difficile riuscire ad amare. Ma esiste un manuale per insegnare ad amare? Come una maledizione l’amore negato si abbatte su alcuni individui, perseguitandoli senza sosta. Ma poi arriva il momento di rottura di uno schema ormai indecifrabile ed è allora che i pezzi cominciano, pian piano, a tornare al loro posto. Su ognuno di quei pezzi è nascosta la ferita che comincia a rimarginarsi.

La penna di Cynthia Collu si rivela come sempre un bisturi maneggiato da un attento e preciso chirurgo che incide in profondità per portare alla luce i più dolorosi conflitti familiari. L’uso del presente rende la scrittura diretta, la mancanza di virgolette nei dialoghi accentua l’affanno interiore dei personaggi, così come le descrizioni crude colpiscono il lettore fino a fargli mancare il respiro. “Come è possibile tutto ciò?” potrà chiedersi, pensando se quanto raccontato, così portato all’estremo, possa essere possibile. Perché vivere senza sentirsi amati è una verità impossibile da accettare.

Chi è Cynthia Collu

Nata a Milano, dove vive e lavora, Cynthia Collu ha esordito nel 2009 con il romanzo Una bambina sbagliata, edito da Mondadori, aggiudicandosi il Premio Berto opera prima. Nel 2015 ha pubblicato, sempre con Mondadori, Sono io che l’ho voluto. Nell’ottobre 2019 esce per DeA Planeta Libri “L’amore altrove”, romanzo proposto dallo scrittore e saggista Ferruccio Parazzoli, fra i 54 titoli degli Amici della Domenica per il Premio Strega – Edizione 2020 con la seguente motivazione: «Romanzo di narrazione compatta, esattezza e controllata forza del linguaggio. Storia di una famiglia che, nei ricorsi della vita, può sembrarci perfino di avere conosciuto in uno qualunque dei nostri condomini urbani, ma che, come ogni storia di famiglia, è irrepetibile nei suoi dolori, esaltazioni, cadute, resurrezioni, affetti, ribellioni. Storie che si alternano, in cui ognuno vive e rivive la propria nel passato e nel presente, pagine in cui l’impeto, che raggiunge anche toni scabri, cede alla dolcezza, la spietata osservazione umana a una profonda pietà.
Tali i sentimenti e le passioni che, fino dai primi romanzi, fa vivere la vibrante voce di Cynthia Collu