All’interno di una delle sale del Castello visconteo di Voghera, nella serata del 23 settembre, si è svolto il primo incontro di Un castello di libri, manifestazione letteraria che da sette anni ospita a Voghera una serie di autori con i loro i libri.
È stato Giorgio Boatti, storico, giornalista e saggista natìo della Lomellina, ad aprire l’evento, con il suo ultimo romanzo uscito per Mondadori il 6 settembre, dal titolo tratto da un testo dei salmi “Abbassa il cielo e scendi”, una storia che, come ha sottolineato lo stesso autore dialogando con la libraia ed editrice Elisabetta Balduzzi, fonde la narrazione privata a una più universale. Quello che narra Giorgio Boatti è infatti l’insegnamento di una esperienza che abbraccia un sapere umano in tutte le sue dimensioni, storico-esistenziali, in una Italia che cambia, a partire del Dopoguerra, alla luce degli eventi storico-economici che la travolge completamente: dal rapporto con le generazioni durante il boom economico alle lotte studentesche, dalla precarietà lavorativa fino alla dolorosa realtà della sanità all’avvento della riforma Basaglia. E in questo macrocosmo di trasformazioni si svolgono le cronache di una famiglia nella Lomellina, tra le rogge e le risaie avvolte dalla nebbia, provata da un dramma intimo, che l’autore affronta in punta di piedi, perché, come dice sempre la libraia, quella di Boatti è “una potenza narrativa che passa e non distrugge nulla.”
Abbassa il cielo e scendi è il racconto, a tratti magico, di una comunità rurale contadina arcaica, dove la vita e la morte si intersecano in un singolare concetto di imprevedibilità, quello che Giorgio Boatti ha definito “una altro modo di stare al mondo”, quello che gli ha insegnato suo fratello Bruno, un ragazzo che aspira alla santità, dotato di una sorta di preveggenza e che nel tempo sente le voci e scrive lettere ai potenti della terra. Bruno, il fratello che la voce narrante, lo stesso Giorgio Boatti, “è diventato il fratello da conoscere dopo che è uscito dal seminario, dunque negli anni in cui siamo arrivati in città. Di quello che era stato prima sento di avere ricordi apparentemente potenti, come scolpiti con veridicità impressionante dentro la memoria; e tuttavia questa memoria, capace di conservare in modo totale e vitale ogni istante della mia vita in paese, sembra aver deciso di tenere tutto per sé. Visto che mi accontento di strapparle, di tanto in tanto, sparsi frammenti, non mi restituisce più niente. Così è come avere per la prima volta un fratello. E al contrario di quanto pensavo quando ero alle elementari e lui in seminario, via via che lo conosco meglio, condividendo, nonostante gli anni che ci separano, momenti della giornata, scopro quanto siamo diversi. O meglio, quanto lui è diverso. Da me. Da noi. Come appartenesse a un’altra famiglia dalla quale si è staccato ma che tuttavia continua a vivere nelle sue maniere quotidiane, nei suoi gesti e modi di parlare e pensare.”
Abbassa il cielo e scendi narra, con una scrittura pulita che infonde tenerezza, un legame profondo e indissolubile, un legame che resiste all’asprezza di un mondo di incomprensioni e respingimenti, di una umanità attonita di fronte alla schizofrenia che, come Boatti scrive nelle prime pagine
“Rende chi la patisce ma anche chi gli sta accanto immensamente distanti. Gli uni dagli altri. Da quello che siamo. Lontano, soprattutto, da come avremmo voluto essere.”
E se è vero che il romanzo di Giorgio Boatti è un libro di denuncia, lo è in maniera priva di acrimonia, nonostante il dolore racchiuso in fondo al cuore, e lo fa attraverso un monito di tenerezza e responsabilità verso scelte di vita private e sociali, perché a questo mondo le generazioni, ha sottolineato lo scrittore, “devono essere ricucite, e per farlo occorre includere persone come Bruno.”
La rassegna Un castello di libri prosegue sabato 24 settembre con Storie di Resistenza. Partigiani in lotta per la libertà in Oltrepò di Ambrogio Arbasino, Italica. – Libreria Ticinum Edizioni, Il Novecento in trenta racconti (e tre profezie) di Giacomo Papi – Edizioni Rizzoli, D’improvviso l’Italia di Franco Antonicelli con prefazione di Bruno Quaranta, Pasolini. Morire per le idee di Roberto Carnero – Edizioni Bompiani, e domenica 25 settembre con L’eleganza del killer. La nuova indagine di Enrico Radeschi – Marsilio Editore, La maledizione del Dakota. Rosmary’s Baby, Cielo drive, John Lennon e altri fatti oscuri di Camilla Sernagiotto – Arcana Edizioni, Stringimi a te si Sarah Maestri – Edizioni Garzanti e infine I cani del barrio. Un’indagine dell’ispettore Ferraro – Edizioni Guanda.