C’è una frase del filosofo e teologo, musicista e medico Albert Schweitzer premio Nobel per la pace 1952 che dice:
“L’africano è mio fratello, ma è un fratello più giovane di parecchi secoli.”
In queste poche parole è racchiuso un senso che meriterebbe un ampio dibattito. Ma più delle parole contano i fatti, o meglio, come direbbe Giammarco Cecconi, l’esempio. Marchigiano, docente di lettere, da sempre a contatto diretto con i ragazzi, come educatore e come insegnante di calcetto, l’autore dedica a un suo viaggio in Africa, presso una Missione francescana in Zambia a St. Joseph Mission, all’interno della quale si trova una delle poche scuole per sordomuti dello Zambia, un diario prezioso, che con la sua storia scuote gli animi e apre la mente verso nuove prospettive.
Con umiltà e senso umanitario mette a disposizione il suo tempo, sottraendolo alla famiglia, per dedicarsi a esperienze missionarie che lo cambiano ogni volta e lo trasformano in un uomo nuovo, migliore che scopre quanto siamo piccoli e fragili di fronte alle avversità e agli imprevisti. In un angolo di mondo, dai più dimenticato, trova tutto ciò di cui l’uomo avrebbe bisogno: solidarietà e cuore. È un uomo che attinge dall’esperienza, dal concreto, dalla vita dura e difficile che gli Occidentali hanno ormai rimosso, l’eco di una civiltà autentica di echi pasoliniani.
«Erano vent’anni che non venivo più in Zambia, questo paese mi sembra peggiorato: le strade, le infrastrutture, i quartieri sono gli stessi di allora ma con vent’anni di usura e degrado in più e senza che sia stata mai fatta alcuna manutenzione. Le cose che vedo cambiate sono i box lungo le strade messi dai tre gestori di telefonia mobile che operano in Zambia, in questi box grandi al massimo 2 mq, ci sono degli operatori che vendono ricariche telefoniche, anche nei posti più sperduti ed improbabili, questi “punti vendita” sono gialli, rossi o verdi a seconda del gestore telefonico e sono veramente molto, molto diffusi ed è impossibile non notarli.»
In Zambia bisogna abitualmente convivere con il buio, ma nel buio si impara a vedere meglio, a scorgere la speranza che irradia la buona volontà di chi, nonostante abbia poco, sa vivere e di chi rinuncia agli agi per donare se stesso a una causa più grande di qualsiasi aspettativa. Al buio si vedono meglio le stelle, si possono quasi toccare. E laggiù, meno si ha, più si dona. Regalano i sorrisi e la determinazione dei bambini, le azioni di coraggio e di buona volontà dei missionari.
«Con orgoglio, devo dire – sottolinea Cecconi – che non sono pochi gli italiani che in giro per il mondo fanno opere degne di lode.»
Nonostante i lati oscuri della civiltà in cui convive, il protagonista del viaggio preferisce evidenziare quegli aspetti che riempiono il cuore di meraviglia. I colori cangianti delle farfalle riempiono l’animo di leggerezza, le piccole impronte lasciate sul selciato dai piccoli studenti che raggiungono a piedi la scuola dai boschi lontani, i bambini legati alle spalle delle loro mamme nei variopinti citenga e le musiche dei cori in chiesa.
«Qui, il coro molto numeroso, non solo canta ma balla anche e batte le mani; le canzoni sono vivaci e bellissime e la passione con cui cantano e ballano i fedeli rende la celebrazione veramente speciale. Il ritmo è completamente diverso da quello dei nostri canti, anzi, oserei dire quasi opposto, più veloce, più piacevole e più allegro.»
Citabo candi, che in africano vuol dire Il mio libro, edito da Letteratura Alternativa Edizioni, è una testimonianza diretta e sincera, che non cerca di affabulare il lettore, ma lo induce a riflettere realisticamente sul racconto, che è prevalentemente indirizzato a un pubblico giovanile, affinché il viaggio si faccia simbolo letterario di profondo cambiamento interiore e che solo l’incontro con l’altro, con il fratello apparentemente lontano e diverso, rappresenta.
Scheda del libro
Autore: Gianmarco Cecconi
Genere: Narrativa
Casa editrice: Letteratura Alternativa Edizioni
Pagine: 62
Prezzo: Euro 14,90
ISBN: 978-88-94815-93-1
Chi è Gianmarco Cecconi
Da sempre impegnato nel sociale, svolge la professione di docente di Materie Letterarie presso I.C. Villa San Martino Pesaro ed è referente scolastico per l’integrazione e per il bullismo. Ex Sindaco di Petriano (PU), in passato è stato educatore e allenatore di calcio giovanile. Sin da adolescente svolge attività missionarie in Africa e, in seguito a uno dei suoi ultimi viaggi in Zambia a St. Joseph Mission, all’interno della quale si trova una delle poche scuole per sordomuti dello Zambia, ha messo per iscritto le sue esperienze umanitarie con l’obiettivo di trasmettere nei ragazzi gli insegnamenti ricevuti, pubblicando Citabo Candi (Il mio libro) con la casa edititrice astigiana Letteratura Alternativa Edizioni.
Il podcast di Citabo Candi (Il mio libro) di Gianmarco Cecconi sul canale Spreaker di Letteratuira Alternativa Edizioni: